sabato 25 gennaio 2014

Personaggi

Cosa significano per voi i personaggi di un libro? Che sia il libro che scrivete o quello che leggete, intendo...
      L'autore ha sempre molte frecce al suo arco, può fare accadere di tutto ai suoi personaggi, sa sempre come non farà finire il libro... e ha le sue simpatie e antipatie, come il lettore.
Il lettore può fantasticare su quanto immagina che accadrà, l'autore fa lo stesso.
    A mia opinione, lettore e autore possono essere più simili di quanto non si creda.
Certo, una persona può spesso essere autore e lettore allo stesso tempo, ma non è questo il punto.
     Va beh, sorvoliamo su questo dilemma profondo che mi si sta fondendo il cervellino! XD
Allora, ciò che volevo chiedervi è... cosa significano per voi i personaggi di un libro?
Pensate che la trama sia più importante? O ancora ritenete lo stile il fattore più rilevante?
Nel mio caso, dipende dal libro. Per esempio, ho adorato la saga "Matched" nonostante detestassi la protagonista, Cassia.
Come persona che scrive, invece, vi posso dire che per me i miei personaggi rappresentano qualcosa di vero e completo, occupano spazio nella mia mente e nel mio cuore.
E riguardo a voi? Cosa vi piace di un personaggio? Cosa può rappresentare per voi?



mercoledì 22 gennaio 2014

Alcune persone

Alcune persone
non dormono la notte
perché hanno paura dei brutti sogni.
Altre
non vogliono svegliarsi la mattina
e vorrebbero
che la loro stessa vita fosse solo un brutto sogno.




lunedì 20 gennaio 2014

Pensieri pre-compleanno

E' il mio ultimo giorno da tredicenne. Domani compirò quattordici anni.
Francamente, non credo che i quattordici anni saranno troppo diversi dai tredici. Di sicuro questo anno cambierò, ma non succederà da un giorno all'altro.
Spero che crescerò, che saprò essere forte, che questa piccola e fragile speranza possa crescere con me, spero di vivere nuove emozioni, nuove esperienze e di scoprire la bellezza in un numero sempre maggiore di cose.
    Non voglio caricare tutte queste speranze sulla "me" di domani, non voglio che rimanga delusa da sé quando compirà quindici anni e non avrà portato a termine tutto ciò che desiderava.
Voglio solo che viva, e viva bene, io voglio vivere bene.
Voglio sentire il respiro del mondo, voglio sentirmi viva, voglio gridare a tutti chi sono, voglio aprire le ali senza avere paura di cadere.
     Ieri ho cambiato la foto del profilo ed era la prima volta che mettevo una mia foto: io sono io, e qualche volta me ne vergogno, ma ho pensato: "Ehi, queste persone mi conoscono meglio di molte altre. Conoscono già il mio nome nonostante il nick, conoscono la mia essenza, il mio carattere e i miei gusti"
    Io non amo il mio aspetto, ma è una parte di me.
    E se so una cosa è questa: i blogger sono delle persone che conoscono la natura della gente, che guardano oltre i vestiti da "nonna" (cit. i cretini dall'altro lato della strada quando mi vedono passare), oltre all'acconciatura antiquata, oltre il colore della pelle ("ma la vedi mai la luce del sole?" cit. qualsiasi persona quando mi vede per la prima volta), oltre a qualsiasi cosa.
Quindi questa sono io.
   Non mi ero truccata, avevo un aspetto orrendo, delle occhiaie assurde (gli effetti contrasto-luminosità fanno miracoli, le occhiaie sono quasi scomparse!!), i capelli raccolti alla meglio. Un paio di minuti e poi sarei stata in pigiama, ma prima mi ero messa in testa questa idea folle di fare una foto vintage partendo dalla webcam (sì, lo so: "Caricare una foto e poi modificarla con qualche programma? No?), poi modificare la luminosità e il contrasto con VideoPad... e infine aggiungere un effetto vintage con Fotor.
 La foto è di questa Domenica, quando non avevo idea di per cosa l'avrei utilizzata e quando davvero non avevo idea che mi sarei messa a scrivere questo post.
Intanto, ecco a voi una canzone del 1954, dei Crewcuts, che amo alla follia...
    A presto (e speriamo bene per la visita di domani) :P

sabato 18 gennaio 2014

Riassunto delle puntate precedenti

In questo periodo sto riempendo il blog di post pseudo-deprimenti. Li comparo ai miei primi post, quando ero solo una ragazzina, spumeggiante, allegra e piena di vita e non mi riconosco più, davvero.
Non so se voi riusciate a ricordare i tempi in cui su questo blog si trovavano post sul cibo, recensioni (ho letto un sacco di libri, ma non mi sono mai ricordata di recensirli. Cercherò di darmi da fare al più presto con tutti gli arretrati)... e sono davvero felice di poter comunicare con voi attraverso lo schermo, perché scrivere è effettivamente l'unico modo con cui riesco a comunicare.
    Ma non credo che mi possiate reggere ancora per troppo, e quindi arrivo al dunque, riassumendo le puntate precedenti in poche parole:
-Cerco disperatamente di essere capita
-Sorrido ma sto gridando aiuto
-Sono più fragile e debole di quanto la gente creda
-Martedì 21 Gennaio compirò quattordici anni, ma soprattutto dovrò stare tutto il giorno a Milano a farmi fare degli esami per la schiena (ho la scoliosi, ma la mia postura è buona).
Festeggiare non mi interessa, non sono il tipo da feste e, giorno più giorno meno, mi considero già una quattordicenne. Tutto quello che avrei voluto sarebbe stato mettermi davanti al portatile e scrivere di Lindsay, Cooper e i Superiori tutto il santo giorno, immergermi in un altro universo in cui ho il controllo totale della situazione, l'unico posto in cui trovo conforto.
-Sto iniziando ad odiare le penne. Adoro scrivere con pennino e calamaio, la stilografica mi piace ma è già un'altra cosa. Mi piace l'aspetto che la mia calligrafia assume con il pennino e mi piace come la sua punta sottile e slanciata (non tozza come quella di una penna a sfera) corre sul foglio, amo immergere la punta nel calamaio e amo le macchie lasciate dall'inchiostro, gli donano quell'aria autentica e antica di cui non oso pensare di fare a meno.
-Sono diventata incredibilmente pessimista e (talvolta) anche un po' cinica. Non so più in cosa credere o in cosa sperare.
-Spesso e volentieri mi chiedo se la gente abbia un cuore.
-Sto iniziando a trovare alcuni ragazzi disgustosi: sono immaturi come pochi, valutano le ragazze come fossero dei cavalli da corsa da comprare (bleah, è grassa!- lei è brutta- quella ha un bel vitino-  non ha tette).
-Qualche giorno fa tutti parlavano delle "cottarelle" e delle storie della classe.
Io ad un mio compagno: Mi sa che sono l'unica a cui non piace nessuno, a cui non è mai piaciuto nessuno né è mai stata fidanzata.
Il cretino: Fatti una vita.
    Grazie, se "farmi una vita" vuol dire infrangere definitivamente le mie ultime speranze, anche no.
Forse sembrerà infantile, ma mentre praticamente tutti hanno dato via il loro primo bacio ad "Obbligo o verità?", io continuo ad essere inguaribilmente romantica, a sognare un matrimonio d'altri tempi (ma con il dovuto rispetto da entrambe le parti) e non voglio mettermi con qualcuno perché va di moda, non l'ho mai voluto. Se mai mi metterò con qualcuno in futuro (al momento non ci penso proprio) sarà perché quell'uno riuscirà a capirmi e perché proverò dei sentimenti veri e sinceri, e non perché farà il fighetto e porterà il cavallo dei pantaloni alle ginocchia.
-E' un sacco che non aggiorno. Scusate :'(