Di seguito, ho deciso di scrivervi un piccolo teaser del libro che sto scrivendo (la scena della morte del personaggio a cui mi ero affezionata tanto).
Eccolo qui:
Sento
uno strano rumore , come se qualcuno alitasse nel freddo producendo piccole
nuvole di vapore alle mie spalle.
Faccio
una mezza giravolta e mi ritrovo a fissare un fucile puntato contro di me.
Chi
lo tiene è un Superiore molto giovane.
Una
ragazza, che riconosco subito.
E’
Polly Streetch, la ragazza che aveva fatto il test nella nostra sala e non era
passata.
“Ma
cosa…” borbotta Cooper.
“Torna
dentro” mormora Doug.
“Che
cosa? Non se ne parla”
“Vi
divertite a giocare ai ribelli, eh?- chiede Polly, il fucile puntato- solo in
questo modo capirete che non scherziamo- accenna a me- via la ragazza. Voglio
che stia a guardare”
Ho
le lacrime agli occhi.
“No!-
grido.- sparami! Uccidi me!”
Ride.
“Ma
la parte migliore sta proprio nel vedere la tua crisi isterica. Vuoi togliermi tutto il divertimento? Sapete che ho fatto?
Durante il test d’intelligenza vi ho posizionato delle microspie dietro
l’orecchio. Senza che ve ne accorgeste, ovvio. Ho sentito le vostre belle idee.
Beh, peccato che non aveste saputo dal principio che ero un Superiore sotto
copertura, sarebbe stato tutto ancora più divertente”
“Strega”
“Sempre
meglio che essere dannatamente pazza” osserva.
“Sì,
forse sono pazza. Forse sono solo spaventata. Ma sono libera. E la libertà è
una cosa che tu non avrai mai. Uccidimi se vuoi guadagnartela” Faccio un passo
avanti, e ride.
“Sveglia.
Sai- fa una smorfia- certe volte l’intelligenza non basta”
Detto
questo punta il fucile e preme il grilletto.
Il
rumore è assordante.
Io
e una sagoma corriamo verso la persona a terra.
I suoi occhi sono vivi, ci squadrano,
sorride.
Ma
ancora per poco.
La
sua pelle è bianca come la neve, il rosso del suo sangue imbratta
quell’immacolata coperta.
Un
rivolo rosso gli esce dalla bocca.
“Ti prego. No” mormoro, la voce rotta dal
pianto.
“Sapete
una cosa?- ogni parola sembra soffocarlo, fa uno sforzo immane per parlare- Io
sono come voi. Nessuno potrà togliermi la libertà”
Cerco
di sorridere tra le lacrime.
“Mi
stai citando?”
“Era
sulla mia lista delle cose da fare prima di morire” e ride.
L’ultimo alleato che mi rimane mi stringe
la mano, e io ricambio la stretta.
Con la mano libera pulisco il rivolo di sangue sul mento dell’alleato
che sto perdendo.
Ci
squadra entrambi, poi sposta lo sguardo sul cielo, e lì rimane.
Fisso.
Il
blu del cielo si riflette nei suoi occhi, il rosso del sangue si espande
imbrattando la neve bianca.
I
colori che un tempo appartenevano alla bandiera degli Stati Uniti, ma che la
bandiera attuale non conosce.
Scoppio
in singhiozzi e mi distendo sulla neve fredda,
cercando di autoconvincermi che è tutto un brutto sogno.
Sento
l’acqua gelata arrivarmi alle ossa, inizio a tremare.
Sto
stringendo la mano dell’unica persona viva che mi è rimasta accanto, e non ho
intenzione di lasciarla.
Anche
quella persona sta tremando, gli occhi spalancati, e fissa senza parole il
corpo steso sulla neve.
Sta
cercando di non piangere.
Sta
cercando di non farlo per me.
Perché lui ci riesce e io no?
Mi
metto in ginocchio a causa di un tremendo crampo alla schiena dovuto alla neve
fredda e lancio un grido tra i singhiozzi che non c’entra niente con il dolore
fisico.
Mi mette una mano tremante sulla spalla.
Sposto
il mio sguardo da lui al cadavere, ed istintivamente lo abbraccio.
Se Polly deve ancora sparare a qualcuno,
in questo modo ucciderà anche me.
Ma Polly se n’è andata.
Ha
lasciato solo qualche impronta sulla neve.
E
sangue rosso come ciliegie sul pizzo bianco.
E
il corpo di Doug disteso sulla neve.
Che ne pensate?
Vi piace? XD
Ci abbino una canzone che credo ci stia proprio bene:
Sei bravissima! :) il personaggio di Polly, se pur negativo, mi ha incuriosito!
RispondiEliminaAllora aspetto di vederlo pubblicato in libreria! :D
Grazie XD
EliminaSì è un personaggio molto curioso, riserva molte sorprese.
E' il prossimo che pubblicherò XD
Forse quest'estate incomincerà l'impaginazione XD