martedì 30 luglio 2013

Farenheit 451, recensione

Hi dear golden butterflies, torno con la recensione di un classico del genere distopico, Farenheit 451 del caro Braddie.
Vi dico già che non mi è piaciuto, o almeno non quanto speravo. Vi prego, vi prego, non uccidetemi! XD
Però... procediamo per gradi.
Ho finito questo libro da circa un mesetto, e solo ora faccio la recensione (vergogna!).
Sta il fatto che la prof ci aveva proposto un po' di titoli per le vacanze, e io avevo scelto questo, attirata dalla mia immensa passione per questo genere.
Inoltre, ce l'avevo già in casa senza saperlo e quindi lo ritenevo un buon affare.
Farenheit 451 è la storia di Guy Montag, un pompiere.
Ma non fatevi incantare dal termine, perchè nella società in cui vive ha tutt'altro significato: essere pompieri non significa spegnere gli incendi, ma appiccare il fuoco ai libri dei sovversivi che li conservano.
Perchè possedere libri è proibito, siccome l'obbiettivo della società è ingabbiare la mente dell'uomo.
Mi è parsa un'idea interessante, anche l'ambientazione è ben descritta.
Infatti in quella società si vive circondati da schermi televisivi, i personaggi della televisione si considerano una famiglia... è una distopia vera e propria, se è per quello.

Poi però Montag incontra una ragazza, Clarisse, la cui mente pare essere sfuggita a tutte le trappole della società, e che rimane ancora ad osservare tutto ciò che la circonda, come la luna, le foglie e i fiori.
Leggendo la trama avevo un po' paura che si trattasse della Julia della situazione, una brutta copia dell'eroina di 1984, e lo stesso per Winston e Montag.
Grazie al cielo non è stato così e Braddie non è caduto in quel cliché.
Beh, i parallelismi non mancavano certo: così come la ex moglie di Winston mi ricordava tanto Mildred, o uno degli amici di Winston di cui non ricordo il nome mi ricordava Beatty , o O'Brien mi ricordava Faber, almeno nelle prime parti.
In ogni caso, dopo l'incontro con Clarisse, lui non è più troppo sicuro di ciò che fa.
Quindi cosa succede?
Assolutamente niente, almeno all'apparenza.

E invece Montag inizia a conservare libri, ficcandosi in un bel guaio.
Il libro non è male, però non è affatto scorrevole.
In molti punti ho dovuto interpretare le emozioni di Montag perchè spesso non si capiva la sua reazione ad un dato evento.
E poi ci sono troppe cose in comune con 1984.
E sinceramente, ho preferito il capolavoro del mitico Orwie a quello di Braddie.
Mi dispiace, Braddie.
I gusti son gusti.
Gli do tre scoiattoli su cinque: Carino, ma si poteva sviluppare meglio.
E ci abbino...
Fire and Rain di Birdy.
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto?
E' in wishlist? Non lo comprerete?
Ve lo farete prestare? Lo presterete?
Ditemi la vostra! :D
P.S:
Mildred e la sua "famiglia" XD

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