domenica 19 maggio 2013

Immensa e profonda tristezza...

Scusate ma oggi ho bisogno di sfogarmi.
Dopo 140 pagine passate insieme, ho "ucciso" un personaggio che amavo molto del libro che sto scrivendo.
Cito testualmente dal libro:


 Non posso non sorridere.
Non è solo un grande amico, non è solo uno stratega senza pari… è una persona adorabile.

Oh, sì, lo è.
Lo era.
In questo post cerco una distrazione per tirarmi su il morale, perchè questo blog, voi followers, riuscite sempre a trarmi su il morale.
Cambiamo argomento: a pranzo mangio le polpette.
Wow, per voi deve essere esaltante leggere certe cose XD
Scusate, oggi ho la vitalità del mio porcellino d'india, che passa tutto il giorno a sonnecchiare.

Posto una frase di James Joyce che trovo rappresenti molto chi era il personaggio che "ho ucciso"...

« Quando un'anima nasce, le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti. »
(James Joyce, Ritratto dell'artista da giovane)
 
Ah, dimenticavo...
Nel cinquantesimo post non sono riuscita ad inserirlo però ho preparato un banner di ringraziamento (lo trovate sotto la barra dei lettori fissi) per voi che mi seguite potete scegliere se mettere sul vostro blog perchè tutti sappiano che siete degli ottimi follower.
Ciao ;)

2 commenti:

  1. che carina..non cosa significhi uccidere un personaggio..ma immagino sia come perdere un po' di se

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    1. Grazie ;)
      Sì in effetti è così, devo dire che non è la prima volta ma a questo mi ero affezionata tantissimo.... va beh.
      Buona domenica ;D

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